ATOM

Siamo nell’anno 1970. I Pink Floyd stanno esplorando nuove forme di espressione d’avanguardia dopo l’esperimento UMMAGUMMA. Ron Geesin, musicista e compositore d’avanguardia scozzese, è appena entrato in contatto con i quattro. Geesin ha collaborato con Waters alla colonna sonora di MUSIC FOR THE BODY, un documentario della BBC sul corpo umano. È il primo lavoro da solista di un membro dei Pink Floyd, con contributi non accreditati di Wright, Mason e Gilmour. Alla fine del 1969 i quattro iniziarono a lavorare a un nuovo pezzo intitolato “The miraculous pudding”. Il pezzo fu eseguito per la prima volta dal vivo il 18 gennaio 1970, alla Croydon Town Hall di Londra, e poi di nuovo pochi giorni dopo, il 23 gennaio 1970, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, con questo titolo. I Floyd pensano di trasformarla in una suite combinandola con un’orchestra sinfonica e un coro. Geesin ha partecipato alla ristrutturazione del brano originale, agli arrangiamenti e, in un primo momento, alla direzione dell’orchestra, la Abbey Road Pops Orchestra; tuttavia, alla fine è stato sostituito dal più esperto John Aldis, responsabile del coro. Il produttore Norman Smith supervisiona le sessioni, che si sono svolte nei leggendari studi di Abbey Road della EMI. I tecnici del suono sono Peter Brown e Alan Parsons. L’appartamento è stato soprannominato Atom Heart Mother (Madre dal cuore atomico) in seguito a un articolo di giornale che parla di una donna in attesa di un bambino tenuto in vita da un pacemaker atomico. Il brano è stato realizzato in giugno e sarà mixato definitivamente in luglio.

La suite procede attraverso insolite fusioni di musica sinfonica e rock, alternando periodi di squisite melodie a momenti di pura forza orchestrale o addirittura di rumori sgradevoli. Non ci sono testi: il coro canta espressioni, fonemi senza significato; le parti strumentali sono prominenti e gli interventi vocali hanno una funzione orchestrale; non ci sono testi: il coro canta espressioni, fonemi senza significato. Atom Heart Mother è la title track e occupa l’intero primo lato del 33 giri, pubblicato il 10 ottobre 1970. La copertina di Storm Thorgerson è stupefacente nella sua semplicità. Lulubelle III, un’inquadratura di una mucca sul davanti, dallo studio Hipgnosis, senza il nome del gruppo né il titolo dell’album. L’opera è al primo posto nella classifica inglese ma non entra nella top 50 di quella americana, ma ha venduto nel tempo milioni di copie in tutto il mondo.

Questo spettacolo, incentrato sull’esecuzione completa della famosa suite Atom Heart Mother per coro e orchestra, può essere descritto come un vero e proprio “Pink Floyd Show” in cui la musica immortale dei Floyd è accompagnata da un contorno visivo di grande impatto grazie all’uso di retroproiezioni su uno schermo circolare e di un laser show. (Foto per gentile concessione di Sound & Light)

 

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